Frank Lloyd Wright, Pauson House (1939) |
Architettura, arte contemporanea, vuoti e pieni, antropologia dismessa, archetipi e utopie
mercoledì 29 agosto 2012
martedì 14 agosto 2012
"Lo spazio vuoto
deriva dalla ricerca sulle superfici, perché accartocciando e piegando le
superfici, che non hanno una chiusura vera e propria, l'elemento fondamentale
diventa il vuoto. Le mie architetture non sono oggetti - con un interno e un
esterno - ma sono come un ponte, tra un fuori e un dentro." (Alessandro Anselmi)
Alessandro Anselmi, Nuovo Municipio di Fiumicino, Roma (1997) |
lunedì 13 agosto 2012
giovedì 26 luglio 2012
“La casa di Malaparte, come la pensò Libera, è una casa di riti e di
rituali, una casa che immediatamente ci riporta, con brivido, ai
misteri e ai sacrifici egei: un gioco antico in una luce italiana. Ha a
che fare con gli dei primitivi, e con le loro implacabili richieste.” (Domus 605 / aprile 1980)
Adalberto Libera, Villa Malaparte (1936) |
lunedì 18 giugno 2012
'Non è l'angolo retto che mi attrae, e nemmeno la linea retta, dura,
inflessibile, creata dall'uomo. Ciò che mi attrae è la curva libera e
sensuale. La curva che incontro nelle montagne e nei fiumi del mio
paese, nelle nuvole del cielo, nelle onde del mare, nel corpo della
donna preferita. Di curve è fatto tutto l'universo. L'universo curvo di
Einstein.'' (Oscar Niemeyer)
Oscar Niemeyer, Museo di arte contemporanea, Niteroi, 1996 |
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domenica 10 giugno 2012
"Invece
di concepire il suolo come fondale contro il quale dovesse stagliarsi
l’edificio, abbiamo generato una condizione in cui il suolo possa
innalzarsi per diventare edificio e l’edificio infilarsi al di sotto del
suolo. Si tratta di una nuova tipologia urbana" (Peter Eisenman)
Peter Eisenman, La città della cultura, Santiago de Compostela |
domenica 3 giugno 2012
DELLA TRASPARENZA..
"E' qualcosa di
straordinario che esprime il gioco con la luce, con quello che appare e
scompare, ma, nel contempo, fornisce anche l'impressione di dar conto ad una
forma sottile di censura. La ricerca di trasparenza, della quale la nostra
epoca sembra essere affascinata, è ambivalente per lo meno nel rapporto che
intrattiene con il potere." (Jean Baudrillard)
Toyo Ito, Mediateca di Sendai, 2000 |
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domenica 8 aprile 2012
“La memoria, la traccia dell’assenza di una
presenza precedente (definita poi come “assenza della presenza”) e,
l’immanenza, la traccia dell’assenza di una possibile presenza (definita poi
come “presenza dell’assenza”).”(Peter Eisenman)
Partenone, acropoli di Atene, V secolo a.C. |
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