giovedì 26 luglio 2012

“La casa di Malaparte, come la pensò Libera, è una casa di riti e di rituali, una casa che immediatamente ci riporta, con brivido, ai misteri e ai sacrifici egei: un gioco antico in una luce italiana. Ha a che fare con gli dei primitivi, e con le loro implacabili richieste.” (Domus 605 / aprile 1980)

Adalberto Libera, Villa Malaparte (1936)

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