dall'Agorà alla piazza contemporanea
Piazza del Liberty, Milano, 2013 |
Un interessante tema
sul quale è necessario fornire un approfondimento è il tema della piazza.
Partendo dal presupposto che la piazza come agorà nasce come luogo di incontro,
luogo di vita politica e sociale già dall'antica società greca. Superfluo ricordare
come l'agorà fosse al tempo il luogo più importante della città, il luogo dove
si svolgeva la vita della città, quel luogo era l'essenza della città.
Ultimamente,
frequentando luoghi e analizzando nuove sistemazioni di piazze urbane ho notato
una particolare attenzione nella loro progettazione. Una comune particolarità
riguarda il fatto di lasciare parecchio spazio vuoto all'interno della città, quasi
come se si volesse dare aria, quasi come si volesse creare uno spazio, come
nell'antica agorà dove i grattacieli e gli edifici monumentali hanno la
funzione di quinte per il palcoscenico teatrale della vita cittadina.
Le piazze vengono
lasciate vuote, all'interno di esse è presente solo la vita cittadina,
differentemente da progettazioni che possiamo associare al periodo
rinascimentale, le nuove piazze urbane spesso non vengono dotate di elemento
centrale, quale esso possa essere una fontana o un obelisco o anche un
monumento. La nuova progettazione non prevede simile elemento catalizzatore, la
piazza viene lasciata vuota, un enorme spazio al servizio della cittadinanza e
non solo, un enorme spazio vuoto che spesso viene utilizzato solamente come
punto di passaggio all'interno di una città troppo frequentemente interessata
al proprio mondo virtuale rispetto a quello che potrebbe essere visto come un
nuovo mondo sociale.