"Lo spazio sarebbe per il luogo ciò che diventa la parola quando è parlata, cioè quando è afferrata nell'ambiguità di un'effettuazione, tramutata in un termine derivante da molteplici convenzioni, posta come l'atto di un presente (o di un tempo) e modificata dalle trasformazioni dovute a contiguità successive.." (Michael de Certeau)
Architettura, arte contemporanea, vuoti e pieni, antropologia dismessa, archetipi e utopie
domenica 25 settembre 2011
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